03: Apollo e Dafne

Titolo dell'opera: Apollo e Dafne

Autore: Anonimo pittore pompeiano del I sec. d.C.

Datazione: 70-79 d.C.

Collocazione: Pompei, Casa dei Capitelli Colorati

Committenza:

Tipologia: pittura murale

Tecnica: tempera

Soggetto principale: Dafne e Apollo

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, Dafne

Attributi: cetra, corona di alloro (Apollo); ramoscello di alloro che spunta tra i capelli (Dafne)

Contesto: paesaggio campestre (?)

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Helbig W., Wandegemälde der vom Vesuv verschüttelten Städte Campaniens, Leipzig 1868, n. 211; Reinach S., Répertoire de Peintures grecques et romaines, Parigi 1922, p. 26, n. 2; Müller V., Die typen der Daphne-Darstellung, in "Mitteilungen des deutschen archäologischen Instituts", 44 1929, p. 60; Giraud Y., La fable de Daphné. Essai sur un type de métamorphose végétale dans la littérature et dans les arts jusqu'à la fin du XVII° siècle, Droz, Ginevra 1969, pp. 75-76; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1986, III, 1, p. 345, cat. 10

Annotazioni redazionali: Si tratta di un tipo di iconografia che ebbe largo successo nel corso del I-II secolo d.C., anche se non sembra che in seguito spiccasse sulle altre, anzi furono piuttosto le raffigurazioni dell'inseguimento e della fuga ad essere maggiormente diffuse, in quanto momenti fortemente patetici che coinvolgevano lo spettatore. Dafne, seminuda, o meglio coperta solo da una sorta di mantello alle gambe, è seduta su di una roccia di fronte ad Apollo, pertanto non è stata raffigurata in movimento. Del resto, neppure Apollo di fronte a lei è in movimento, bensì appoggiato con la sinistra alla sua lira, mentre con la mano destra cerca di trattenerle un lembo del vestito. Sembra che il dio abbia qui la situazione sotto controllo, ossia che abbia appena costretto Dafne a non muoversi e gli impedisca la fuga, tuttavia non sembra riesca ad impedirne la metamorfosi. Sulla testa di Dafne, infatti, come lei stessa sembra voler far notare al dio, sembra sia cresciuto un rametto d'alloro, ad indicare che presto di lei non rimarrà che un tronco d'albero.

                                                                                            Elisa Saviani