1553
LODOVICO DOLCE, Le Trasformazioni, Canto sestodecimo, p. 170
Pasife fu l’abominosa moglie
Del Re; laqual s’inamorò d’un Toro;
E di lui fe contente le sue voglie
Dentro una Vacca di sottil lavoro.
Adunque in petto feminil s’accoglie
Cosi sozzo appetito? Io ben u’honoro
Donne mie con la lingua e con l’inchiostro;
Ma questa è brutta infamia al nome vostro.
Nacque de l’empio e scelerato amore
Un mostro di statura orrenda e strana:
Dal cinto in giù conforme è al genitore,
D’indi sino a la testa ha forma humana.
Cresceva il Mostro a danno e a disonore
Di tutta Creta: ogn’un se gli allontana;
Però, che quanti egli potea trovarne,
Stracciava, e si pascea d’humana carne.